24/11/12
Ciao a tutti! In questo periodo sono stata poco presente per motivi personali, ma non riesco a stare lontana da qui per tanto tempo...xD
Oggi, leggendo un articolo sui blog sul libro di mio fratello, mi è saltata all'occhio una parte in cui si diceva che il blog non è altro che l'espressione di un bisogno di condividere la propria segretezza e intimità. A dirla tutta, io questo l'ho capito nel momento stesso in cui ho aperto il blog, anzi, è proprio il motivo per cui l'ho fatto. Vedendo questo messo per iscritto, da studiosi del resto, mi rendo conto di quanto io sia simile a tutte le altre mie coetanee. Finora mi sono sempre considerata, non so...più ingenua, più infantile... Riflettendoci, però, capisco che alla fine la maggior parte delle ragazze preferiscono mostrarsi più grandi di quello che sono, riuscendo solo a risultare troppo vanitose e piene di sé...di conseguenza, io vado benissimo così :D
Bene, dopo questa mini-analisi psicologica, voglio concentrarmi su ciò che sta succedendo a scuola. Non per quanto riguarda i voti, o le interrogazioni. Parlo proprio della scuola italiana. Perché stiamo scendendo così in basso? Che senso ha privatizzare le scuole? Soldi per lo Stato, sarebbe la risposta pronta dei Ministri. Ma davvero? Soldi per lo Stato? E perché allora rifiutate le proposte di legge che dimezzano lo stipendio dei politici? Eh no, per carità...sennò come farebbero ad abbuffarsi mattina e sera, ad avere sempre l'iPad all'ultima moda e l'abito firmato... Quello che sfugge a questi cari signori è che con i 150 che spenderebbero volentieri per mangiare l'aragosta una famiglia normale ci mangia per una settimana. Se provassero a vendere tutte le case che comprano inutilmente, lo Stato si risolleverebbe dalla crisi. E invece no, preferiscono privatizzare le scuole, spolpando fino all'osso le finanze di chi non può permettersele. E si permettono pure di dire che noi siamo "choosy", quando molti di noi (me compresa) sarebbero disposti persino a lavare i vetri dei negozi per 100 euro al mese. Tanto, a loro che importa? Basta che si divertono a licenziare professori e lavoratori in generale, perché i loro figli sono già sistemati con i posti di lavoro migliori. Che gli cambia se una famiglia muore di fame? Loro le pance le hanno piene! Non voglio esagerare, comunque, anche se potrei. Noi alunni del liceo classico della mia città abbiamo organizzato e svolto una settimana di sit-in, volto a creare disagio e quindi impedire ai professori di lavorare. E come mossa finale, visto che lo sciopero di oggi riservato ai professori è stato revocato, siamo stati noi studenti delle superiori di TUTTA la città a non entrare. Il che, per alcuni, può significare solo una gioiosa giornata senza scuola. Certo, anch'io sono come gli altri e sono contenta di aver saltato le lezioni, ma sento che il Governo non può non sentire questa protesta come un suo problema. Io personalmente non ho partecipato al corteo, ma so che anche nella mia città si è svolto e tutti erano animati dalla rabbia verso la società che sempre di più ci sta opprimendo e vietando di esprimerci, perché sa bene di essere in torto.
Scusatemi, so che il post è un tantino lunghetto, ma avevo bisogno di sfogarmi. A presto allora, ciao ciao... e non pensateci due volte a commentare se la pensate come me! Bye! :*
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